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5 bugie che ti impediscono di imparare l’inglese… e come liberartene

Fammi indovinare: hai cercato più volte di imparare l’inglese ma sei sempre al punto di partenza. Hai cambiato strumenti, metodi e corsi ma l’unica cosa a non essere cambiata è il tuo livello.

Ci sono andata vicino? 😉

Prima di lanciarti alla ricerca dell’ultimo libro o corso online sull’argomento, fermati a riflettere. Non è che forse ti stai auto-sabotando?

Pensaci…

Quando siamo delusi di una nostra performance, anche inconsciamente ci raccontiamo delle (apparentemente) innocenti bugie per guarire il nostro orgoglio ferito.
Per carità, ci sta, se poi ci rialziamo in piedi con ancora più grinta di prima!

Se invece ti convinci che quelle bugie sono reali e non fai nulla per scacciarle, ti ritrovi ad essere ancora un beginner in inglese! Devi sbarazzartene immediatamente!

Continua a leggere e troverai 5 tra le più comuni bugie che si racconta chi sta cercando di imparare una lingua straniera e dei consigli per come liberartene subito. Vediamo se ti suonano familiari 🙂

1. Sono troppo vecchio

Smettila di ripeterti che non hai più l’età per imparare qualcosa e che i bambini sono super avvantaggiati perché non è affatto vero! E te lo dice una che insegna prevalentemente ai bambini.

D’accordo, sicuramente hanno la mente più libera della nostra perché non hanno i nostri problemi e le nostre preoccupazioni, ma questo non vuol dire che siano automaticamente concentrati e ben disposti ad imparare. Devono essere coinvolti ed emozionati tanto quanto gli adulti…e forse anche di più.

Vuoi una prova?

Ti consiglio di iscriverti al canale youtube di Steve Kaufmann, un punto di riferimento nel campo dell’apprendimento delle lingue. All’età di 60 anni ha iniziato a studiare la sua nona lingua e oggi che è sulla settantina non ha ancora smesso  di imparare.

Anche tu puoi essere come lui se diventi consapevole di 4 vantaggi che noi adulti non sappiamo di avere e che fanno la differenza tra imparare una lingua o lasciar perdere.

Siamo motivati

Quando ci iscriviamo a un corso d’inglese, siamo noi a volerlo, animati da tutta una serie di motivi che, se ben solidi, ci sostengono sul lungo periodo e nei momenti di sconforto.

E il bambino? È lui a chiamarmi per iscriversi ai miei corsi?

Certo che no! Sono i genitori, perché loro sanno quanto l’inglese sia importante. Al bambino interessa solo divertirsi. E quando il gioco si fa duro, se non ci fossero i genitori e l’insegnante (gli adulti) a sostenerlo, col cavolo che andrebbe avanti!

Tu invece puoi contare sulla tua motivazione e non mollare mai.

Siamo autonomi

Non serve che l’insegnante ci dia i compiti per esercitarci fuori dall’orario di lezione. Ci basta un libro, o meglio ancora Internet, e abbiamo letteralmente il mondo a disposizione: radio, film, tv, podcast, giornali…

Abbiamo infinite possibilità di mantenerci allenati tra una lezione e l’altra e quindi fare progressi in tempi rapidissimi. A tal proposito ti consiglio di leggere questo articolo.

Il bambino…è già tanto se è così responsabile da fare i compiti senza che i genitori gli stiano col fiato sul collo! Difficilmente lo vedrai impegnato a fare degli esercizi extra. Di conseguenza ci metterà più tempo di te a fare progressi.

Usiamo una lingua già da molto tempo

Parlare la propria lingua madre da anni è un vantaggio non da poco! Non importa se non ti senti un asso in grammatica, non è questo il punto.

Parli italiano da così tanto tempo che sai facilmente fare collegamenti tra la tua lingua madre e l’inglese, riconosci già un mucchio di parole simili all’italiano e ti saltano all’occhio quelli schemi ricorrenti che ti permettono di tradurre una frase anche se non l’avevi mai vista prima solo perché assomiglia ad altre già imparate.

I bambini faticano a fare questi ragionamenti e tendono piuttosto ad imparare a memoria. Così, specie agli inizi, ogni volta che incontriamo una struttura nuova è come se cominciassimo sempre da zero.

Questo mi pare un vantaggio niente male, no?

Sappiamo come apprendiamo

Dopo anni e anni di scuola e di lavoro, ti sarai fatto un’idea di come apprendi, di quali siano i tuoi punti di forza e debolezza.

Ormai saprai se, ad esempio, leggere e ascoltare ti aiutano solo fino a un certo punto perché è scrivendo che memorizzi davvero i concetti. Oppure sei consapevole che il mattino ha l’oro in bocca oppure che è una perdita di tempo perché non sapresti neanche rispondere a what’s your name!

In pratica sei capace di crearti il tuo metodo di studio.

Il bambino è solo agli inizi e sebbene la sua memoria sia potenzialmente migliore della tua, senza un metodo di studio adeguato non la sa sfruttare al meglio.

2. Non ho tempo

Sento questa scusa minimo 2/3 volte a settimana! Ormai è diventato così di moda dire “non ho tempo” che nessuno ci contraddice più.

Ma onestamente…chi è davvero impegnato 24 su 24 tutti i giorni? Nessuno! La realtà è che siamo poveri di tempo perché quello che abbiamo non lo sfruttiamo al meglio.

La chiave sta nel cambiare punto di vista: invece di cercare di avere più tempo, perché non provi a creare più tempo? Ecco alcuni suggerimenti:

  • sfrutta i tempi morti, come i minuti che dedichi ad andare al lavoro in auto, a piedi o con i mezzi pubblici.
  • alzati prima al mattino se sai di poter rendere meglio rispetto alla sera. Se invece sei uno zombie prima delle 8…passa al punto successivo!
  • ritagliati un pò di tempo prima di andare a dormire.
  • pensa a quali attività che già fai potrebbero combinarsi con la pratica dell’inglese: ascoltare radio o podcast, guardare la tv, leggere le notizie online…

Hai l’imbarazzo della scelta! E il bello è che non ci vogliono ore al giorno per fare progressi col tuo inglese. Bastano 15 minuti. Te lo giuro! E non ti serve neanche una location specifica perché ormai ti puoi allenare ovunque: a casa, sull’autobus, in auto, nella pausa pranzo…

Certo, se in quei 15 minuti rispondi ai messaggi, controlli Facebook o pensi a cosa preparare per cena, è tempo perso.

Il segreto sta nel rimanere concentratissimi durante ogni sessione di studio e costanti nel tempo. Infatti prima ho detto che bastano 15 minuti al giorno. Se credi di poter fare progressi con 15 minuti a settimana ti stai raccontando un’altra bugia!

3. Non sono porteto per le lingue

Ti sei mai chiesto da dove viene questa convinzione? Magari risale ai tempi della scuola? O te l’ha messa in testa qualcuno? Se sicuro che si basi su prove certe e inconfutabili? Non credo…

Intanto non possiamo paragonarci a quando eravamo studenti. Ne abbiamo fatta di strada! Siamo cambiati, siamo maturati e soprattutto oggi abbiamo un’arma vincente  che probabilmente non avevamo quando andavamo a scuola: la passione. Se domani decidi di imparare l’inglese, lo fai perché questo progetto ti appassiona, non perché sei obbligato dai programmi scolastici. E quando c’è la passione, nulla è impossibile.

Tuttavia, penso che l’errore più grande che fa chi non si ritiene portato per le lingue è pensare che tutti quelli che ci sono riusciti l’abbiano fatto senza fatica, ore di studio e pratica perché erano dotati.

Ma andiamo! La storia è piena di cosiddetti geni (Mozart, Einstein, Leonardo da Vinci) e credi che si grattassero dalla mattina alla sera? Lavoravano più duramente degli altri, ecco perché i loro risultati erano così sorprendenti.

Il segreto è uno: pratica, pratica, pratica.

Diversi studi sul cervello sono concordi nel dire che l’unico modo per padroneggiare qualcosa è la pratica.

Quindi anche chi ha una maggior predisposizione per le lingue deve allenarsi, e tanto! Te lo dico per esperienza personale.

Pur avendo sempre amato le lingue e trovato facile impararne la grammatica e imitarne l’accento, ero una vera schiappa nel listening fino ai 19 anni. Poi ho iniziato l’università, dove facevamo 7/8 ore di lezione in inglese a settimana, ho cominciato ad ascoltare la BBC tutte le mattine e voilà! Ho smesso di andare nel panico tutte le volte che c’era una prova di ascolto!

Se la mia storia non ti avesse ancora convinto, ti consiglio di leggere la biografia di Benny Lewis, l’ideatore del blog Fluent in 3 Months. Ora parla 7 lingue, ma ai tempi della scuola era così in difficoltà che non si sarebbe mai immaginato di diventare un famoso poliglotta!

Non si può mai dire…magari anche tu hai un poliglotta dentro di te che non vede l’ora di uscire 🙂

5. Non trovo il materiale che fa per me

Ormai tra libri e Internet abbiamo una scelta praticamente infinita di materiale online e offline. Da un lato una splendida opportunità di trovare materiale autentico senza bisogno di muoversi di casa, ma dall’altro…che confusione!

Come si fa a scegliere ciò che è meglio per le proprie esigenze?

Il rischio è di cercare per ore su Internet senza cavarne un ragno dal buco e alla fine o lasciamo perdere o ci accontentiamo di quello che siamo riusciti a trovare.

Ti dico come faccio io a scegliere il libro di testo per i miei corsi:

  • scrivo su un foglietto cosa vorrei trovare nel mio libro ideale e cosa no;
  • tengo sempre in mente una cosa: non troverò mai un libro o un metodo fatto esattamente come voglio io. In altre parole, so già che dovrò metterci le mani per renderlo più personalizzato.

Adesso provaci anche tu! Pensa bene a quali caratteristiche vorresti che avesse il libro (tanta o poca grammatica, molti listening o speaking,…) o metodo dei tuoi sogni e stai pronto a modificarlo.

Non puoi pretendere che degli sconosciuti riescano ad azzeccare al 100% le tue esigenze, un po’ del lavoro sporco devi farlo anche tu!

Se invece fai fatica a trovare del materiale audio per allenare il tuo ascolto, non perderti questo articolo!

Un ultimo consiglio.

Alla fine delle tue ricerche scegli uno strumento, uno solo. Se cominci a mescolare più materiali e metodologie diversi verrà fuori una gran confusione e farai più fatica ad imparare. Una volta scelto lo strumento, usalo fino in fondo. Si tratta di un pdf con un metodo di studio? Leggilo fino all’ultima pagina. E’ una tecnica di memorizzazione vocaboli che dura 2 mesi? Provala per 2 mesi. Se molli prima, come fai a dire che quella cosa non è adatta a te?

Ora tocca a te! Smaschera subito le bugie che ti stanno frenando dal progredire con l’inglese o addirittura scoraggiando dall’ intraprendere questa avventura. Tutti possiamo essere poliglotti.

Se ci sono altre bugie e pensieri limitanti che ti hanno causato (o ti stanno causando) dei problemi nell’apprendimento di una lingua, fammelo sapere nei commenti qui sotto. Oppure iscriviti al mio gruppo Facebook e dai il via a un confronto!