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Palazzo memoria

Penso che memorizzare vocaboli sia una delle sfide più impegnative per chi è alle prese con una lingua straniera.

Soprattutto al giorno d’oggi, in cui il fatto di poter accedere a qualsiasi informazione con un click non ci stimola ad imparare qualcosa a memoria.

In più, dicono che 3000 parole sia il minimo per avere un buon livello intermedio in una lingua e per cavarsela in una conversazione. Metti tutto insieme e ti credo che memorizzare vocaboli sembra una mission impossible!

In realtà è un obiettivo alla portata di tutti, grazie ad una giusta tecnica di memorizzazione. Anche di coloro che si stanno già raccontando la scusa della scarsa memoria (ti ho beccato confessa!)

Esistono vari metodi per memorizzare vocaboli e oggi spero di farti appassionare come me ad una tecnica molto antica che ho sperimentato personalmente: il Palazzo della Memoria.

Non mi piace usare con leggerezza termini come semplice, rapido ed efficace, di cui secondo me si abusa già abbastanza ormai nei blog sull’apprendimento delle lingue. Ma questa volta i risultati del mio esperimento sono andati così oltre le mie aspettative che non ho problemi a definire la tecnica del Palazzo della Memoria come semplice, rapida ed efficace.

Ti dico solo questo: più di 40 vocaboli russi nuovi memorizzati in 3 giorni.

Mi sa che ti ho incuriosito!

Prima di vedere di cosa si tratta, un po’ di storia…

La storia del Palazzo della Memoria

Sono molti i personaggi storici che hanno fatto uso dei Palazzi della Memoria.

Cicerone considerava questo metodo fondamentale per l’Ars Oratoria. Temistocle riusciva a ricordare i nomi e le facce di tutti gli ateniesi grazie a questa tecnica e si dice che Matteo Ricci, inviato in Cina per una missione di evangelizzazione, abbia imparato i caratteri cinesi in 4 settimane grazie ad un elaborato Palazzo della Memoria.

Comunque, si pensa che le origini di questa tecnica risalgano a prima ancora, all’antica Grecia e ad un poeta chiamato Simonide.

Secondo la tradizione, Simonide partecipò ad un bacchetto e poco dopo essersene andato il palazzo crollò uccidendo tutti i commensali. I corpi erano così sfigurati che era impossibile identificarli. Ed è qui che entrò in gioco Simonide. Grazie alla sua abilità con i Palazzi della Memoria, fu in grado di ricordare perfettamente dov’erano seduti gli invitati prima della tragedia.

Davvero notevole no?

Vediamo più nel dettaglio cos’è un Palazzo della Memoria.

Cos’è un Palazzo della Memoria

Un Palazzo della Memoria è una costruzione mentale basata su un luogo reale o immaginario.

Se sei alle prime armi, ti consiglio di scegliere un luogo reale e che conosci molto bene, così non dovrai fare nessuno sforzo per visualizzarlo nella tua mente. La tua casa, secondo me, è la scelta ideale per il tuo primo Palazzo della Memoria.

Dopodiché, si tratta di associare quello che vuoi ricordare ad una specifica posizione all’interno di casa tua e trasformare questa informazione da memorizzare in un’immagine.

Infine, organizzi le varie immagini create nell’ordine che vuoi tu, seguendo un percorso facile da ricordare e che conosci bene.

L’efficacia di questa tecnica sta proprio nel fatto di creare associazioni tra ciò che conosciamo già (la struttura di casa tua) e ciò che è nuovo e si vuole memorizzare a lungo termine (i vocaboli di una lingua straniera).

Non è infatti così che funziona il nostro cervello? 😉

Ecco perché il classico metodo della ripetizione, che vedo usare da studenti di ogni età, non funziona. E non solo, è anche una noia infinita! Si perché non fai altro che ripetere una lista asettica di vocaboli senza creare alcun collegamento mentale ed emotivo. Col risultato che sul breve periodo te li puoi anche ricordare quei vocaboli, ma alla lunga, nel migliore dei casi, sarai solo in grado di riconoscerli se stai leggendo o ascoltando, ma difficilmente ti verranno in mente quando parli o scrivi.

Una bella fregatura e perdita di tempo.

Con i Palazzi della Memoria, invece, non solo puoi mirare a memorizzare vocaboli in modo permanente, ma anche l’esercizio di ripasso è cento volte più gradevole della mera ripetizione.

Adesso non ci manca che vedere insieme come creare un Palazzo della Memoria in 3 semplici passi.

Come creare un Palazzo della Memoria

Step 1: Progetta il tuo palazzo

Per prima cosa scegli un luogo che conosci molto bene: sarà lui il tuo Palazzo della Memoria.

Per il mio esperimento avevo scelto casa mia perché era il mio primo Palazzo e ti consiglio di fare lo stesso, perché non dovrai spendere energie a richiamarla alla mente. Ti basta chiudere gli occhi e ce l’hai già lì pronta! Poi quando ci avrai preso la mano, qualunque luogo potrà essere un Palazzo della Memoria.

Ora bisogna fissare delle stazioni, ovvero quelle posizioni a cui assocerai i vocaboli che vuoi imparare.

Per iniziare, direi che è meglio se trasformi ogni stanza di casa tua in una stazione. La mia casa ha 7 stanze e quindi ho iniziato con 7 vocaboli. Quando li avevo imparati bene, ho aggiunto nuove stazioni all’interno delle stanze: il divano, il frigo, l’armadio…

Mi è stato molto d’aiuto disegnare su un foglio la piantina di casa mia e mettere un numero in corrispondenza do ogni stazione, dall’uno in avanti. Poi su un altro foglio ho riportato l’elenco dei numeri con di fianco il nome della stanza o dell’oggetto corrispondente alla stazione.

L’importante quando assegni i numeri è di cominciare sempre dal fondo dell’edificio verso l’uscita e di non incrociare mai il percorso per passare da una stazione all’altra.

Fatto? Allora passiamo al secondo step.

Step 2: Associa i vocaboli alle stazioni

Ora non ci resta che associare ad ogni stazione uno dei vocaboli che stai studiando.

Fai attenzione! Perché questa è l’operazione più delicata.

Infatti, quando ho costruito il mio Palazzo, non bastava dire che l’ingresso era сыр (“sir”, formaggio) e la camera грибы (“gribì”, funghi) e così via.

La chiave sta nel trasformare queste parole in immagini. E non delle immagini qualunque. Immagini che ci aiutino a ricordare il suono e anche il significato della parola.

Ti faccio un esempio.

сыр mi ricorda, a livello di suono, la parola inglese “sir”, quindi potrei crearmi l’immagine di un sir inglese dall’aria buffa con bombetta e monocolo che mangia avidamente un pezzo di formaggio. Ecco che ho pronuncia e significato legati nella stessa immagine.

E che immagine!

Mi emoziona perché è buffa e quindi ancora più facile da ricordare.

Esagera con i dettagli delle tue immagini per renderle super memorizzabili!

C’è ancora un passaggio prima di passare all’ultimo step. Devi decidere in che ordine mettere i vocaboli-immagine che hai creato. E’ fondamentale per la fase di utilizzo vero e proprio del tuo Palazzo della Memoria.

Puoi scegliere di andare in ordine alfabetico, assegnando alla stazione numero uno il vocabolo più vicino alla lettera “A”.

Oppure puoi creare una storia che colleghi tutti i vocaboli e metterli nell’ordine dettato dalla tua storia.

Forse ti sembrerà molto laborioso creare un’immagine per ogni vocabolo o addirittura una storia che li unisca tutti. All’inizio ci metterai un po’ di tempo, come per tutte le cose nuove, ma poi ti verrà sempre più facile e scommetto che ti divertirai nel farlo!

Un ultimo consiglio prima di passare al prossimo step: non pensare troppo a cosa ti ricorda il vocabolo che stai imparando. L’associazione deve essere il più spontanea possibile per essere efficace. Quindi vai pure con la prima cosa che ti viene in mente, perché se per te quella immagine ha senso, allora sì che è perfetta.

STEP 3: Passeggia nel tuo Palazzo della Memoria

Se hai completato con successo i due step precedenti, non ti resta che goderti il tuo Palazzo… passeggiandoci!

Parti dalla stazione 1 e arriva fino in fondo, richiamando alla mente uno per uno i luoghi del tuo Palazzo e i vocaboli ad essi associati. A queste “passeggiate mentali” puoi alternare anche delle passeggiate fisiche per casa tua. Puoi fare quello che vuoi, il Palazzo è tuo e solo tuo.

Se ti eserciti quotidianamente in queste passeggiate vedrai immediatamente i risultati. Al mio primo esperimento con un Palazzo della Memoria ho imparato circa 40 vocaboli russi in 3 giorni. Anthony Metivier, l’ideatore del Magnetic Memory Method, dice che possiamo arrivare a memorizzare anche 100 vocaboli in un solo giorno grazie ai Palazzi della Memoria… Mica male!

Alcune raccomandazioni

Prima di concludere ci tengo a fare delle raccomandazioni. Se ogni giorno hai occasione di incontrare parole nuove della lingua che stai studiando (se vuoi sapere come fare ad arricchire così il tuo vocabolario ti consiglio questo articolo), allora il Palazzo della Memoria non è la tecnica più adatta.

Come hai visto, bisogna progettare le stazioni e il percorso all’inizio, e pur avendo dei margini di manovra per essere ampliato, il Palazzo non ha uno spazio infinito.

Il Palazzo della Memoria è perfetto, invece, per apprendere categorie di vocaboli. Quindi, se stai seguendo un corso e l’argomento delle ultime lezioni è il cibo, stila una lista dei vocaboli legati al cibo che vuoi imparare e crea un Palazzo.

Si riescono a gestire senza intoppi fino a 10 diversi Palazzi della Memoria contemporaneamente!

Lasciati sempre spazio per stazioni nuove all’interno del Palazzo, e quando vedi che le stanze stanno diventando sovraffollate di stazioni, fermati e comincia a progettare un nuovo Palazzo.

Ricorda: con i Palazzi della Memoria non esistono limiti se non il tuo interesse e la tua volontà di dedicare il tuo tempo e la tua immaginazione all’allenamento della tua memoria.

Non vedo l’ora di sapere cosa ne pensi dell’articolo e della tecnica dei Palazzi della Memoria! Iscriviti alla newsletter per non perderti gli articoli futuri e le news sui corsi.

Enjoy learning!
Chiara